
Cappotto termico: il modo migliore per isolare il tuo edificio a costo zero sfruttando il nuovo ECOBONUS 2020 inserito nel “Decreto Rilancio”
Cappotto termico
Vuoi migliorare l’isolamento termico e acustico della tua casa? Allora il cappotto termico è ciò di cui la tua casa ha bisogno per disperdere meno energia e risparmiare sulla bolletta. EdilCeparano può fornirti tutte le informazioni per comprendere la tipologia di isolamento migliore per la tua abitazione.
Cosa è il cappotto termico?
Il cappotto termico, detto anche isolamento a cappotto o sistema di isolamento a cappotto, è un sistema composto da una varietà di materiali che garantiscono un ottimale isolamento termico.
I componenti principali del sistema a cappotto sono:
- La malta adesiva e i collanti, da considerare per fissare i pannelli di isolante termico al supporto.
- I tasselli sono utilizzati per fissare meccanicamente il pannello isolante alla facciata, quando necessario
- I materiali isolanti per cappotto termico, sono: EPS, lana di roccia, fibra di legno, PIR, sughero
- Le malte e le reti di armatura, che vengono applicate sull’isolante
- Gli intonaci di fondo e i rasanti, specifici per esterni e per il cappotto termico
- Gli intonaci di finitura
- I rivestimenti per esterni, specifici per il cappotto
- I materiali per sigillare i giunti tra le lastre di isolante del cappotto termico
- Gli accessori necessari per completare il sistema di isolamento a cappotto come la rete angolare, i paraspigoli, i profili per la zoccolatura, raccordi, bordi e nastri di guarnizione
- Gli accessori speciali del sistema a cappotto che consentono, anche in caso di cappotto termico, di ricostruire fregi e decori presenti sulle facciate d’epoca o di ricrearli ex novo se il committente e il progettista lo desiderano
Quali tipologie di materiali isolanti si possono utilizzare per realizzare il cappotto termico?
Edilceparano propone vari sistemi isolanti per sistema di isolamento a cappotto, vediamo le caratteristiche:
- EPS: detto anche polistirene espanso, è il materiale isolante più diffuso in assoluto sia in Italia che in Europa ed è molto apprezzato per il suo rapporto qualità/prezzo. I dati tecnici delsono verificabili nella norma di riferimento UNI EN 13163.
- EPS o polistirene espanso con GRAFITE: si tratta di un pannello isolante a cui viene aggiunta grafite per potenziare la capacità di isolamento termico.
- Isolante in lana di roccia: materiale molto apprezzato per le sue proprietà di isolamento acustico oltre che termico, ha un migliore comportamento al fuoco. La lana di roccia è regolata dalla norma UNI EN 13162.
- Isolante in fibra di legno: la fibra di legno ha il vantaggio di essere particolarmente permeabile al vapore e quindi è idealie in situazioni di umidità. Come materiale isolante segue la norma UNI EN 13168.
- Isolante in sughero espanso autocollato: il sughero è la scelta preferita da coloro che cercano materiali più naturali. I vantaggi sono un’elevata resistenza al fuoco e un’eccellente stabilità dimensionale. Le caratteristiche dell’isolante in sughero sono definite nella norma UNI EN 13170.
Quali sono i vantaggi che fornisce la realizzazione del cappotto termico?
Il sistema di isolamento a cappotto realizzato da Edilceparano fornisce numerosi vantaggi:
- Consente di isolare l’edificio e garantisce un clima interno più stabile e piacevole. L’edificio presenterà un comfort nettamente superiore rispetto ad edifici con facciate non isolate.
- Grazie al cappotto è possibile ottenere risparmi consistenti in bolletta: i consumi per il riscaldamento invernale così come quelli per il raffreddamento estivo si ridurranno sensibilmente
- Il cappotto svolge una funzione di protezione della facciata da agenti atmosferici e, se applicato su facciate esistenti, può risolvere problemi come ponti termici, fessurazioni e cavillature della facciata
- Il cappotto è sicuro: viene installato in Europa da oltre 50 anni, non è un sistema sperimentale e, se correttamente posato, garantisce prestazioni eccellenti e durevoli
- Il cappotto termico è fondamentale per mantenere il proprio valore sul mercato o possa essere vendibile, in caso di nuove costruzioni. Il mercato immobiliare è pieno di edifici invenduti con un livello basso di efficienza energetica. Un acquirente, potendo scegliere, opererà certamente per un edificio isolato con cappotto termico.
- Il cappotto è fondamentale nell’opera di manutenzione della facciata: mentre ci prendiamo cura della macchina e della caldaia, sulle quali investiamo moltissimo tempo e denaro per la manutenzione, gli immobili vengono trascurati. È necessario invece prendersi cura dell’involucro del proprio edificio, proteggendolo anche mediante il cappotto termico.
Cappotto termico: cosa presentare per fruire dell’ECOBONUS 110%
Considerando che per gli interventi di riqualificazione energetica che interessano oltre il 25% della superficie lorda complessiva dell’edificio verticale e orizzontale, si applicano le stesse procedure e gli stessi adempimenti previsti dal decreto 19 febbraio 2007 del MISE. Nel caso in cui siano effettuati i predetti interventi, i contribuenti devono acquisire e conservare:
- l’asseverazione con la quale un tecnico certifica gli interventi effettuati ai requisiti tecnici previsti per ciascuno di essi. L’asseverazione redatta dal tecnico abilitato può sostituita con quella resa dal direttore dei lavori sulla conformità al progetto delle opere realizzate;
- successivamente all’esecuzione degli interventi, l’attestato di prestazione energetica (APE), per ogni singola unità immobiliare per cui si chiedono le detrazioni fiscali, che deve essere redatto da un tecnico.
Bonus Facciate +Ecobonus insieme per interventi di isolamento termico
Qualora si attuino interventi sull’involucro riconducibili a diverse fattispecie agevolabili – essendo stati realizzati, ad esempio, nell’ambito dell’isolamento termico dell’involucro dell’intero edificio, sia interventi sulla parte opaca della facciata esterna, ammessi al Bonus Facciate, sia interventi di isolamento della restante parte dell’involucro come ad esempio la coibentazione del tetto (facciate confinanti con chiostrine, cavedi, cortili, superfici orizzontali e verticali confinanti con vani freddi e terreno), esclusi dal predetto bonus ma rientranti tra quelli ammessi all’Ecobonus – il contribuente potrà fruire di entrambe le agevolazioni a condizione che siano distintamente contabilizzate le spese riferite ai due diversi interventi e siano rispettati gli adempimenti specificamente previsti in relazione a ciascuna detrazione.
Quali autorizzazioni per fare un cappotto esterno?
Il vincolo principale per realizzare questo tipo di isolamento, che richiederà un’autorizzazione, è quello previsto dal Codice dei Beni Culturali: comporta la richiesta di un permesso all’ufficio tecnico del Comune in cui si trova l’immobile.
In particolare, occorre presentare una Scia. Si tratta di una pratica predisposta e presentata da un professionista abilitato (un ingegnere, un architetto o un geometra abilitato ed iscritto all’albo professionale) il cui compito sarà quello di asseverare l’opera.
La Scia può essere presentata per opere di manutenzione straordinaria, di restauro conservativo o di ristrutturazione edilizia.
Questa dichiarazione, cioè quest’autorizzazione per fare un cappotto esterno, prevede il silenzio-assenso: se, dalla data di presentazione, non si riceve una risposta da parte dell’Amministrazione comunale entro 30 giorni, il permesso si ritiene concesso in modo implicito e, di conseguenza, i lavori possono iniziare.
Cappotto esterno in condominio: cosa bisogna fare?
Se si vuole fare un cappotto esterno su un intero condominio, quali autorizzazioni servono? Innanzitutto, serve il consenso condominiale, almeno della maggioranza qualificata. L’intervento, infatti, viene effettuato sulle pareti comuni quindi tutte le parti devono essere chiamate in causa.
In base al Codice civile, sono valide le delibere approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti all’assemblea condominiale e almeno la metà del valore dell’edificio.